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aprile 26 2002, category: Misc, by: Yaelle
http://www.repubblica.it/online/cronaca/papapreti/delusione/delusione.html

I cardinali di ritorno dal summit col Papa accolti
da cartelloni di protesa. Scettici i commenti della stampa
Preti pedofili,
America delusa
I cattolici Usa: "Tolleranza zero, ma non per tutti"
Accolte con amarezza le misure decise dalla Santa Sede
dal nostro corrispondente ARTURO ZAMPAGLIONE

NEW YORK - Di ritorno dal summit sulla pedofilia in Vaticano, Bernard Law e gli altri undici cardinali americani sono stati accolti, ieri sera, da cartelloni di protesta e da un clima scettico, insoddisfatto, irritato. Negli Stati Uniti, infatti, i risultati del vertice non sono piaciuti: giornali, gruppi di cattolici e associazioni delle vittime della pedofilia non hanno perso tempo nel manifestare la loro rabbia. "I cardinali - ha scritto il New York Times in un editoriale - non sono riusciti ad adottare quelle riforme disciplinari che avrebbero consentito alla chiesa di distanziarsi dagli errori del passato". "I due documenti approvati a Roma - ha commentato il quotidiano più diffuso, Usa Today - aumentano la confusione". Dietro a questi toni c'è la delusione per il mancato varo, a dispetto delle promesse, della linea della cosiddetta "tolleranza zero", cioè dell'isolamento e denuncia dei sacerdoti pedofili al loro primo errore. In realtà i documenti dei cardinali americani si limitano a prevedere severe norme disciplinare solo nei casi "noti" di preti colpevoli di abuso sessuale "di tipo seriale e predatorio". Una formulazione, questa, che lascia molta discrezionalità.

"Che cosa succederebbe - si è chiesto Scott Appleby, direttore dell'istituto sullo studio del cattolicesimo nella cattolicissima università di Notre Dame - se i peccati sessuali di un sacerdote non fossero ancora "seriali" ma rischiassero di diventarlo?" Roderick MacLeish, l'avvocato che ha difeso 180 vittime di preti pedofili, è stato ancora più duro: "La chiesa non diventerà mai un luogo sicuro per i bambini fino a quando non avrà riflettuto in modo serio sulle cause della pedofilia".
Un altro dubbio - questo sollevato da Thomas Reese, direttore della rivista Catholic magazine - riguarda i sacerdoti che si sono macchiati di reati sessuali 20 o 30 anni fa, senza più commetterne. Come comportarsi? Dovranno essere denunciati alla magistratura oppure no? Anche a queste domande cercherà di rispondere, a metà giugno a Dallas, nel Texas, la conferenza episcopale americana, cui è demandato il compito di tradurre in pratica le linee concordate nel summit con il Papa.
Dure reazioni anche in Europa. A Londra, le vittime di abusi sessuali compiuti da sacerdoti hanno espresso la loro indignazione per le procedure indicate a Roma. Dice Colm O'Gorman, del gruppo britannico One in Four: "La risposta della Chiesa mostra che deve ancora capire la serietà del problema". E John Kelly, fondatore dell'organizzazione irlandese Survivors of Child Abuse: "Non vedo né trasparenza, né giustizia da parte della Chiesa".

Intanto, per i dodici cardinali americani, tornati ieri alla base, si prospetta un periodo di fuoco. Continua la raffica di richieste di risarcimento-danni da parte delle vittime: si calcola che la chiesa cattolica degli Stati Uniti, la più ricca del mondo, dovrà sborsare 1 miliardo di dollari di indennizzi. Resta poi aperta la questione delle dimissioni del cardinale di Boston, Law, accusato di aver trasferito - ma non neutralizzato - un sacerdote pedofilo, permettendogli così di mietere altre vittime. Law ha riferito che a Roma non si era mai discusso delle sue dimissioni. Ma nella sua diocesi, 7 fedeli su 10, secondo un sondaggio del "Boston Globe", sono favorevoli al suo allontanamento.

(26 aprile 2002)

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Religious Abuse?

Too Little! Too late!

Recently, you have seen the Catholic Church react to the numerous scandals it has caused. Whether they are accusations of pedophilia, rapes of nuns, abortions of nuns or financial scandals, there seems to be no end, and this is only the tip of the iceberg. Well, those American Cardinals were quite a sight as they paraded in front of their pope!